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Firenze: con la Festa delle Rose si riapre il Tempio Maggiore

Il Museo Ebraico di Firenze promuove un evento per festeggiare la riapertura del Tempio Maggiore della città dopo la chiusura dovuta alla diffusione del coronavirus. L’apertura, anche se limitata e parziale, cade in concomitanza con la festività ebraica di Shavuot, a Firenze chiamata anche “Pasqua delle Rose” o Pentecoste. Un’istallazione artistica floreale si rivolge, nel nome della solidarietà, a tutta la cittadinanza fiorentina.

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Pasqua delle Rose. Installazione presso il Tempio Maggiore. Progetto David Palterer

Dopo la lunga chiusura dei luoghi di culto in Italia, è prevista la loro riapertura, pur condizionata e parziale, a partire dal 18 maggio 2020. Tale data è prossima alla festività ebraica del Shavuot, uno dei tre regalìm, la cui peculiarità è di essere fortemente associata alla primavera, alla natura, ai primi raccolti della terra. Tra i simboli della ricorrenza ci sono le rose. Nella città di Pitigliano, chiamata “La piccola Gerusalemme”, c’era l’usanza di spargere petali di rose sul pavimento della sinagoga. Il collegamento della festa di Shavuot con le rose e la sua vicinanza alla Pasqua, da cui la separano i 49 giorni dell’Omer, è all’origine dell’usanza di denominare la Festa di Shavuot, “Pasqua di Rose”. width=

La riapertura del Tempio Maggiore di Firenze coincide proprio con questa festa, per cui è con particolare gioia che la Comunità ebraica fiorentina intende celebrarla con intensità e partecipazione maggiore dell’usuale, non solo per compensare il periodo in cui non ha poruto condividere i riti, ma anche per rendere indimenticabile questo evento!

L’installazione, elaborata e realizzata da David Palterer, presenta un’immagine che ricorda una tenda composta da una pioggia di rose, sospesa tra le nove arcate che delimitano l’aula centrale. Poiché siamo a Firenze, non può sfuggire l’associazione, assolutamente intenzionale, a due opere di Sandro Botticelli, che sono uno dei simboli della Galleria degli Uffizi: La Nascita di Venere e La primavera. width=

La pioggia di rose che s’intende istallare unisce usanze della tradizione ebraica italiana con la cultura e l’eccellenza della città, con la quale la Comunità ebraica intesse da sempre un legame di reciprocità culturale e storica.

L’iniziativa è stata promossa dalla Direzione del Museo ebraico in collaborazione con Coopculture, con la Comunità Ebraica e con l’Opera del Tempio Ebraico di Firenze. L’istallazione si compone di oltre 200 rose di diversi colori, gentilmente fornite da Flora Toscana Soc. Agr. Coop.

Dora Liscia Bemporad, Direttore, Museo Ebraico di Firenze

Il video che presenta l’iniziativa:

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