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Sandro Benedetti: un ricordo

La chiesa di Santa Rita da Cascia, in Cava dei Selci in Marino (Roma) si erge in una serie di brevi torrioni a base quadrata ruotati di 45 gradi rispetto all’asse principale che la impernia. Le superfici di calcestruzzo appaiono scabre, come fossero pietra appena dirozzata. L’insieme suggerisce l’immagine di un villaggio medievale raccolto su di una collina, pronto alla difesa, luogo di sicuro ricetto.

Chiesa di Santa Rita (foto dal web).

È forse l’architettura più espressiva dell’approccio progettuale che ispirava le opere di Sandro Benedetti. Storico dell’architettura, prolifico progettista, autore di alcune delle più rilevanti chiese contemporanee, Benedetti è tornato alla casa del Padre sabato 22 giugno 2024 e siamo convinti che diverse opere da lui realizzate resteranno a lungo a testimoniare il suo impegno, fondato su autentica fede oltre che intessuto di raffinata sapienza.

Con i suoi volumi slanciati e a un tempo ben radicati al suolo, la chiesa di Santa Rita, realizzata nel 1976, esprime l’intento di compiere una sintesi tra l’antica tradizione e la sensibilità contemporanea: non solo, ma anche – ce ne parlò in diverse occasioni – di proporsi come luogo capace di ospitare e difendere la fede cattolica in un mondo che sembra scivolare da questa sempre più lontano. Per lo stesso motivo in altre sue chiese, come quella di Sant’Alberto Magno a Roma (1988 – v. la foto sotto il titolo) ha ripreso l’idea dell’antico quadriportico che in età tardo antica era consueto per definire lo spazio protetto del sagrato, ben separato dal mondo profano. Ma, a differenza di quelli antichi, i portici pensati da Benedetti per i nostro giorni sono trasparenti, liberi, permeabili; sono colonnati che si pongono come segni: simboli atti a collegare il presente e il passato così come il mondo profano con gli ambienti consacrati, non muri intesi a separare e chiudere.

Chiesa di Santa Maria a Setteville di Guidonia. Screensot dal sito della Parrocchia di Santa Maria a Setteville

Anche nella chiesa, di quattro anni posteriore, di Santa Maria a Setteville di Guidonia (Roma) si ravvisa una soluzione che riecheggia la struttura del quadriportico: qui interpretato come una grande copertura che si protende davanti all’edificio di culto come un manto protettivo.

Una delle sue opere più recenti è la nuova aula liturgica per il santuario di San Francesco di Paola, a Paola (Cosenza). Si insinua nel rilievo contro il quale è addossato il santuario antico e ne segue longitudinalmente lo sviluppo.

La piazza che precede il santuario di San Francesco di Paola. A destra risalta il portale della nuova aula liturgica. Foto di Rollopack /Wikimedia

Qui l’invenzione architettonica, studiata in equilibrata sintesi con l’indirizzo liturgico, è consistita nell’aprire un nuovo portale sul grande spiazzo che precede il santuario. Da questo si accede lateralmente all’aula in cui l’altare campeggia in posizione mediana in prossimità del lato verso il santuario, così che l’assemblea si distribuisce in ampi semicerchi che si dilatano per occupare tutto lo spazio longitudinale mentre si rivolge verso il luogo storico, sede dell’Ordine dei Minimi.

La nuova chiesa del Santuario di San Franceaco di Paola a Paola. Screenshot dal sito web del Santuario

Non è questa la sola opera realizzata da Benedetti in vista del Grande Giubileo del 2000: ha diretto anche il restauro della facciata della basilica di San Pietro in Vaticano, recuperando le sue originali cromie rimaste occulte sotto la cappa di inquinanti. E da Architetto della Fabbrica di San Pietro si è occupato tra l’altro del nuovo ingresso ai Musei Vaticani.

Oltre che docente, prolifico scrittore e divulgatore, progettista, conservatore, è stato anche un sapiente committente: quale collaboratore del Vicariato di Roma, ci riferiva l’architetto Giuseppe Spina, è stato fondamentale per permettere l’edificazione della chiesa di San Melchiade, uno dei più importanti edifici per il culto eretti a Roma in epoca postconciliare. Non è un piccolo fatto, è un esempio di approccio alla professione fondato su equilibrio e saggezza: virtù che mai saranno in eccesso, in questo come in tutti i campi.

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