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Italiani a Bogotà e Global Compact Education di papa Francesco

Nell’ambito della visita dell’Università di Pavia e dell’Arcidiocesi di Lucca a Bogotà, il 10 agosto 2024, in rappresentanza delle due istituzioni italiane, la professoressa Olimpia Niglio, che è stata docente e ricercatrice in Colombia, ha fatto visita alla Nunziatura Apostolica davanti all’ambasciatore di Papa Francesco, monsignor Paolo Rudelli, nunzio apostolico in Colombia, accompagnato dall’architetto Rubén Hernández Molina, in rappresentanza del municipio di San Cristóbal e del suo sindaco locale, dottor Carlos Hernando Macías. L’incontro ha consentito di instaurare un dialogo molto proficuo sull’importanza della presenza degli italiani a Bogotà e in Colombia con un focus particolare sui temi della cultura e dell’educazione in dialogo con il Global Compact Education promosso da papa Francesco.

Durante l’incontro è stato donato un libretto sull’origine del nome della chiesa di San Cristóbal e un altro sulla chiesa della comunità salesiana del 20 Luglio; parimenti è stato convenuto che insieme all’Istituto Italiano di Cultura e al suo direttore Michele Cavallaro e con l’area cultura e patrimonio del locale municipio di San Cristobal, sarà prevista una mostra per la comunità locale e la pubblicazione di un opuscolo sul tema dell’architettura religiosa progettata da ingegneri italiani che hanno lasciato un segno molto rilevante in San Cristóbal. Tra queste opere ricordiamo le grandi fornaci per la lavorazione dei mattoni, la costruzione dell’ospedale San Rafael, l’edificazione della chiesa del Bambino Gesù del 20 Luglio e i progetti non realizzati per la chiesa di San Francisco Javier o la realizzazione del Centro Educativo, Sociale, Sportivo, Artigianale e Religioso su terreno salesiano, in quello che era Campo San José progettato dall’ingegnere italiano Angiolo Mazzoni.

A seguire è proseguita la visita presso la “Casa della speranza” della Comunità di Sant’Egidio, situata nel quartiere La Soledad, che è unita da una fraternità basata sul lavoro volontario e gratuito per i poveri e per la pace. Ogni settimana vengono accolti molti residenti poveri, indigeni, migranti, anziani, bambini e senzatetto.

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