Il battistero è il luogo ove la persona viene iniziata alla vita cristiana. Esso ha pertanto ha un valore germinale anche nella concezione dello spazio per la liturgia. E il battistero, o il fonte battesimale, resta come memoriale di quell’inizio. Le due Note pastorali della Conferenza Episcopale Italiana, “La progettazione di nuove chiese” e “L’adeguamento delle chiese secondo la riforma liturgica”, in dettaglio si inoltrano nell’argomento. Particolarmente esaustivo è quanto è scritto nella seconda. Riportiamo di seguito alcuni stralci di entrambe e quindi presentiamo alcuni esempi coi quali cerchiamo di offrire materiale sul quale riflettere:
Dalla Nota pastorale “La progettazione di nuove chiese” (1993):
11. – Il battistero e il fonte battesimale Nel progetto di una chiesa parrocchiale è indispensabile prevedere il luogo del Battesimo (battistero distinto dall’aula o semplice fonte collegato all’aula). Sia decoroso e significativo, riservato esclusivamente alla celebrazione del sacramento, visibile dall’assemblea, di capienza adeguata. I1 fonte sia predisposto in modo tale che vi si possa svolgere, secondo le norme liturgiche, anche la celebrazione del Battesimo per immersione. Si tenga presente che il Rito del Battesimo si articola in luoghi distinti, con i relativi “percorsi”, che devono essere tutti agevolmente praticabili. In ogni caso, non è possibile accettare l’identificazione dello spazio e del fonte battesimale con l’area presbiterale o con parte di essa, né con un sito riservato ai posti dei fedeli.
Dalla Nota pastorale “L’adeguamento delle chiese secondo la riforma liturgica”(1996)
B. L’adeguamento degli spazi per la celebrazione del Battesimo
25. Valorizzazione del fonte battesimale e del battistero esistenti
Nell’ambito di una chiesa, oltre agli spazi per la celebrazione eucaristica, sono da valorizzare i “luoghi” destinati alle altre celebrazioni sacramentali, ciascuno con i propri valori simbolici, la propria carica di memoria, le proprie caratteristiche iconografiche. Fra tali “luoghi”, nelle chiese cattedrali e nelle chiese parrocchiali, delle quali sono elementi qualificanti, vanno considerati il battistero e il fonte battesimale. La valorizzazione del battistero, in sintonia con la tradizione ecclesiale, è stata confermata dalla recente riforma liturgica, che ripropone con forza come momento generatore dell’esperienza cristiana, il cammino dell’iniziazione, articolato in varie tappe catechistiche e celebrative.
In tale cammino la celebrazione del Battesimo viene riconosciuta come la “porta della fede”, il cui valore essenziale può essere recuperato, lungo la vita del cristiano, anche grazie alla costante visibilità del battistero, vero “memoriale” del sacramento. Con l’entrata in vigore del nuovo Rito del Battesimo dei bambini (29 giugno 1970), molti battisteri esistenti sono stati giudicati – a torto – non adatti alla celebrazione comunitaria. Di conseguenza, in molti casi essi sono stati accantonati e sostituiti con fonti battesimali mobili o situati in luoghi della chiesa diversi da quelli originali. Questa situazione deve essere superata con decisione, recuperando i battisteri esistenti e quelli antichi non più in uso, senza escludere il loro eventuale adeguamento. In assenza di tale possibilità, occorre pensare a un nuovo battistero.
I battisteri e i fonti battesimali esistenti, nella maggior parte del casi, sono opere di grande importanza storica e artistica e comunque sono segni di inestimabile significato religioso e affettivo, poiché hanno contrassegnato l’esistenza di molte generazioni di cristiani. Gli eventuali interventi di adeguamento, perciò, vanno studiati ed eseguiti con grande rispetto e delicatezza, in modo da non alterare il patrimonio d’arte e storia e non comprometterne il valore memoriale e il messaggio spirituale. In vista dell’adeguamento liturgico si prendano in attenta considerazione anche le chiese di recente costruzione, dove talvolta le soluzioni adottate per il battistero e per il fonte appaiono insufficienti o del tutto discutibili.
26. L’adeguamento del fonte e del battistero
Quando si elabora un progetto di adeguamento è da escludere il trasferimento del battistero o del fonte battesimale all’interno dell’area del presbiterio perché il battistero è un luogo dotato di fisionomia e funzione propria, del tutto distinte da quella del presbiterio. La tradizione, inoltre, lo ha generalmente collocato in prossimità dell’ingresso della chiesa, come migliore spazio per il sacramento che introduce nella comunità cristiana. Infine, il percorso della iniziazione cristiana porta dal Battesimo (fonte) verso l’Eucaristia (altare): tale percorso deve essere posto in evidenza dal progetto di adeguamento, evitando nel contempo impostazioni di tipo allegorizzante o antropomorfico. Nella collocazione del battistero si deve evitare di conferirgli una posizione e un ruolo preminente o addirittura centrale nella chiesa, in concorrenza con l’altare. (…)
Tra gli esempi più illustri di battisteri vi sono i resti archeologici di quelli collegati alla cattedrale di Milano. Sono gli archetipi del battistero, caratterizzati dalla forma ottagonale ripresa in innumerevoli esempi.
Entrambi i battisteri sono grandi vasche ottagonali dotati di un sistema di afflusso dell’acqua e di sfioratore per mantenerla a livello. Il battesimo ovviamente avveniva per immersione. La forma ottagonale aveva un chiaro riferimento simbolico alla risurrezione: dopo i sette giorni della settimana, l’ottavo è segno di vita eterna (di qui anche il fatto che in matematica l’infinito sia indicato da un “8” orizzontale). Allo stesso modo il battesimo è momento di rinascita a una nuova vita.
Vi è un solo battesimo, riconosciuto indistintamente da tutte le Chiese cristiane. Pertanto non vi sono distinzioni sostanziali nell’architettura dei battisteri tra chiese cattoliche, ortodosse o protestanti. Ma vi sono differenze collegate alla cultura, alla sensibiltà, ad alcune interpretazioni liturgiche. Per esempio nel rapporto tra battistero e il complesso dello spazio liturgico.
La Chiesa Massimiliano Kolbe a Bergamo
La Chiesa Gesù Redentore a Modena
La Cattedrale Christ the Light di Oakland (California)
La Conferenza Episcopale statunitense non segue criteri identici a quelli seguiti in Italia. Ecco che il battistero nella Cattedrale di Oakland è in posizione diversa da quella in cui si troverebbe se questa fosse una cattedrale italiana di recente edificazione.
Chiesa dei SS. Nazaro e Celso a Gorla Minore (Varese)
Edificio poliabsidato costruito nel 1962, prima del Concilio, su progetto di Enrico Castiglioni.
Chiesa dei SS. Francesco e Chiara a Castellaneta (Taranto)
Chiesa (battistero) dei Santi Pietro e Paolo in Eisleben (Germania)
Eisleben è la città in cui nacque e morì Martin Lutero e questa è la chiesa in cui fu battezzato nel 1483: ricopre pertanto una particolare rilevanza per il mondo protestante. La chiesa è stata ristrutturata tra il 2010 e il 2012 dallo studio AFF-Architekten di Berlino come “centro battesimale”. Si nota il chiarore generale dello spazio, favorito dai marmi bianchi. Vi sono un fonte per neonati e una vasca a pavimento.
Chiesa della SS. Trinità a Barletta (Bari)
Progettato da Paolo Marciani (Dettagli Architettura), il complesso parrocchiale, completato nel 2013, si raccoglie attorno a un sagrato rettangolare. Il disegno esalta il senso simbolico degli elementi architettonici: il quadriportico, la cupola, il campanile. Dal sagrato una vetrata trasparente consente di guardare il fonte battesimale, a sinistra dell’ingresso.