HomeEventiA Fernando Menis va il Premio "Frate Sole" 2024

A Fernando Menis va il Premio “Frate Sole” 2024

Sono quattro volumi dal profilo irregolare che sembrano emergere dal terreno quasi fossero in questo intagliati: non ancorati alla terra, ma pietra sbozzata nel suolo. La chiesa del Santissimo Redentore, in San Cristóbal de La Laguna sull’isola di Tenerife, progettata da Fernando Menis a partire dal 2005, è stata inaugurata nel maggio 2019 per quanto da tempo campeggi sulle riviste di architettura e catturi l’attenzione dei critici e del vasto pubblico. Per questa chiesa Fernando Menis è stato proclamato vincitore della VIII edizione del Premio Internazionale di Architettura Sacra “Frate Sole”.

Nel comunicato stampa, che reca la data dell’8 luglio 2024, è messo in risalto che questa edizione del Premio “ha visto la partecipazione, su candidatura libera, di 128 progetti da tutto il mondo con studi professionali appartenenti a 28 diverse nazionalità, dimostrando la rilevanza e l’importanza dell’architettura sacra nel contesto culturale odierno”.

La Fondazione Frate Sole è stata costituita per volontà del francescano p. Costantino Ruggeri (1925-2007) a coronamento della sua vasta opera artistica. P. Costantino è stato probabilmente il più importante vetratista del XX secolo ed è stato anche, insieme con Luigi Leoni, l’autore di numerose chiese in tutto il mondo (al progetto di alcune di queste ha partecipato anche Chiara Rovati).

La chiesa del Santísimo Redentore a Las Chumberas, Tenerife, nel contesto urbano. Foto Patri Campora dal sito https://www.fondazionefratesole.org/

La chiesa progettata da Fernando Menis contrasta col paesaggio urbano circostante, composto da abitazioni residenziali disposte a schiera con monotona ripetitività, mentre evoca, coi suoi accenti non privi di drammaticità, il carattere fondante delle isole Canarie, di cui Tenerife è la maggiore. Sono lembi di terra emersi dall’oceano con l’erompere delle colate laviche di cui conservano la memoria nel colorito scuro dei suoli e nel loro dilatarsi in andamenti irregolari.Il modello della chiesa

Il volto brutalista del cemento a vista di questa chiesa, sbozzato dal variare dei tagli verticali, richiama la forza della natura che si concreta nel solidificarsi dell’attività vulcanica, e nel suo lento erodersi e conformarsi sotto la sferza dei venti.

Le grandi masse di calcestruzzo racchiudono l’interno in un’atmosfera che riecheggia quella delle catacombe, per quanto bastino le vetrate che uniscono le diverse parti della chiesa per far cantare anche all’interno i raggi del sole. Mentre lo spessore dei muri assume il senso della protezione dal calore così come dalle intemperie, in particolare dei poderosi venti oceanici.

Vita interna verso l’altare. Foto di Simona Rota, dal sito fondazionefratesole.org

La chiesa, spiega Menis, si presenta “come una formazione geologica”. E la croce che reca intagliata nella facciata principale, col suo sviluppo asimmetrico, riprende tali modalità mentre esprime il senso e il carattere dell’edificio.

Ma è lo spazio interno quello che rivela compiutamente il suo essere chiesa: l’alternarsi di tagli di luce e spesse pareti permette di far risaltare i distinti luoghi liturgici, uno a uno. All’aurora risplende la croce intagliata in facciata e indica il fonte battesimale, mentre a mezzodì attraverso il lucernario il sole illumina l’altare per poi accarezzare gli spazi dedicati alla riconciliazione.

Studio del rapporto tra luce solare e chiesa. Foto dal sito fondazionefratesole.org

Come il corpo della chiesa appare come intagliato nello spessore della roccia, così la penombra che abita lo spazio dell’aula ecclesiale resta intagliata dai momenti di luminosità che l’attraversano dando rilevanza ai luoghi liturgici e alle azioni che ospitano e che rappresentano.

La pianta dell’aula ecclesiale.

I premiati

    Il Primo Premio (15.000,00 euro) è stato assegnato a Fernando Martín Menis per la chiesa del Santísimo Redentor a Las Chumberas, nel Comune di San Cristóbal de La Laguna (Tenerife, Spagna)

    Il secondo premio è stato assegnato ex aequo (5.000,00 euro l’uno) a:

Chiesa di Santa Maria Goretti a Mormanno. Progetto Mario Cucinella. Foto di Duccio Malagamba, dal sito fondazionefratesole.org

Mario Cucinella per la chiesa del complesso parrocchiale di Santa Maria Goretti a Mormanno (CS), Italia; e a

Chiesa della Sagrada Famiglia a Brasilia. Progetto ARQBR. Foto di Joana França dal sito fondazionefratesole.org

ARQBR Arquitetura e Urbanismo per la chiesa della Paróquia da Sagrada Família in Brasilia (Brasile).

    Il terzo premio (5.000,00 euro) è andato a:

Chiesa di Nuestra Señora de Candelaria in Alcalá (Tenerife). Progetto di Alejandro Beautell. Foto di Alejandro Beautell dal sito fondazionefratesole.org

Alejandro Beautell per la chiesa di Nuestra Señora de Candelaria in Alcalá (Tenerife, Spagna).

    Sono stati ritenuti degni di menzione:

Alsar Atelier per l’allestimento temporaneo in occasione della pandemia ‘Alhmbras Cross’ a Bogotá, Colombia;

Cerejeira Fontes Architect per la Imaculada and Cheia de Graça Chapel, nel Seminario Minore di Braga (Portogallo);

Paula Santos | arquitectura per il Presbiterio-do-recinto-de-oracão a Fatima (Portogallo).

La cerimonia di premiazione ha luogo in Pavia, sabato 5 ottobre 2024.

Per qualsiasi informazione sul Premio Internazionale di Architettura Sacra 2024, sulla cerimonia di premiazione e sui progetti vincitori, si prega di visitare il sito web www.fondazionefratesole.org

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